La paura di fallire è strettamente legata all’autostima, perché se sai darti un valore al di là di come vanno le cose, non hai paura di sbagliare, di fare qualcosa di nuovo pur non sapendo se va male o se va bene. Il tuo valore è indipendente da questo. Se dentro di te senti che non è proprio così, migliora l’autostima e la fiducia in te stesso. È un lavoro lungo, ma vedrai che ne vale veramente la pena.
La scarsa fiducia in se stessi è alla base della timidezza, dell’ansia sociale e delle insicurezze di molte persone. Come migliorare l’autostima di base, ovvero la valutazione complessiva del tuo valore come persona? Come migliorare la sicurezza di sé, cioè la competenza e il coraggio che si prova in situazioni sociali specifiche?
Avere un’alta autostima ti dà dei punti di forza che ti permettono di superare timidezza, ansia, insicurezza e pessimismo. Le persone con un’alta autostima si sentono bene con se stesse e con ciò che hanno da offrire, sono più ottimiste e più pronte ad assumersi dei rischi e sono in grado di tollerare meglio l’incertezza, il disagio e il rifiuto. I loro sentimenti positivi nei confronti di se stessi sono saldi e provengono dall’interno, le loro emozioni non fluttuano continuamente in base a fattori esterni, per esempio il numero di persone che hanno sorriso loro in ufficio.
Cosa puoi fare per sentirti più sicuro di te?
Migliora l’autostima e la fiducia in te stesso
Accettati come sei
Il fondamento di una buona autostima è rendersi conto di essere a posto così come si è. A volte le persone immaginano che se avessero un’alta autostima si sentirebbero sicure, ma una buona autostima è più simile a un profondo e solido benessere con se stessi. Si è consapevoli dei tratti e delle stranezze della propria personalità, dei propri punti di forza e di debolezza, dei propri successi e dei propri fallimenti, e si è soddisfatti di tutto questo. Ci si accetta per come si è.
Abbandona il perfezionismo
Le persone con scarsa autostima a volte credono che qualora diventino persone di successo o stracompetenti possano stare bene con se stesse.
Concediti di sbagliare
Renditi conto che commettere errori e non essere perfetti va benissimo. Tutti sbagliano a volte, e questo non significa che siano dei falliti in tutto e per tutto. L’importante è che lo sbaglio sia un apprendimento.
Sii gentile e compassionevole con te stesso
Accettare se stessi significa essere dalla propria parte. Se si commette un errore, si può guardare alla situazione con occhio comprensivo, invece di flagellarsi.
Accettare se stessi non significa che va bene tutto, che si debba perdonare o approvare tutto ciò che si fa di sbagliato o approvare tutti i propri difetti. Non è una giustificazione per non assumersi le responsabilità.
Il senso è che quando si commette un errore, non è necessario rinnegare tutto di sé.
Piuttosto riconosci che ci sono aree della tua vita su cui ti conviene migliorare.
Allo stesso modo, una maggiore accettazione di sé non significa che ci si accontenti di dove si è, della propria routine e si rimanga fermi lì.

Metti in discussione i messaggi negativi
Metti in discussione i messaggi negativi che hai interiorizzato sul tuo valore come persona.
Già, uno dei motivi principali per cui le persone sviluppano una bassa autostima è che hanno introiettato tutta una serie di messaggi negativi su di sé, in parole povere sono arrivate a credere di “essere fondamentalmente difettose”.
Di solito ciò è dovuto a messaggi ricevuti e quando erano piccoli e facilmente suggestionabili: i bambini possono recepire questi messaggi sia attraverso le parole che vengono dette loro dalle persone per loro significative (famiglia, insegnanti, …), sia interpretando il loro comportamento (ad esempio, un genitore ha un pessimo carattere e i suoi figli lo interpretano come se ci fosse qualcosa di sbagliato in loro).
I messaggi sbagliati che ci arrivano
A volte ci si sente sbagliati perché non si rientra negli schemi standard, e questo è quello che ci è stato fatto arrivare.
I messaggi che ti arrivano dagli altri, ti dicono che c’è qualcosa di sbagliato in te se:
- non sai socializzare
- ti piace passare del tempo da solo
- sei timido o insicuro in situazioni sociali
- non hai un grande gruppo di amici
- hai interessi eccentrici e non convenzionali.
Oppure non sei nessuno se:
- non raggiungi grandi risultati nella tua vita
- non hai un lavoro convenzionale
- non guadagni un certo stipendio.
Non vali come donna se non ti sposi e non crei una famiglia, o come uomo non vali se non hai avuto molte conquiste sessuali.
Quanti messaggi di questo tipo influenzano il nostro modo di pensare a noi stessi? Se ci pensi, siamo abituati a dare più valore a questi messaggi che a noi stessi. A basare il nostro valore su questi criteri convenzionali piuttosto che su quello che siamo dentro.
Questi messaggi sono sbagliati e potenzialmente dannosi. Il tuo valore non è inferiore a nessuno per il fatto che non soddisfi questi criteri. Una persona non è inferiore a qualcun altro perché non ha molti amici, non guadagna migliaia di euro o ha un lavoro in cui si sporca.
Un professionista affermato, per esempio un chirurgo che salva centinaia di vite, è un “perdente” solo perché si sente timido alle feste? Secondo gli standard sopra, sì. Certo, si può desiderare di avere uno stipendio più alto perché si riconoscono i vantaggi che offre, ma questo è diverso dal ritenere di essere un fallimento per non averlo!
Identifica i messaggi sbagliati
Per rafforzare la tua autostima, quindi identifica e metti in discussione le affermazioni negative su di te che hai introiettato. Smetti di credere a loro e comincia a credere in te stesso.
Il primo passo per migliorare la tua autostima è proprio questo. Dai valore a te stesso.
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