Ti può sembrare assurdo, ma sì, a volte si fallisce di proposito. Pensaci e sii onest* con te stess*, ti è mai capitato? Sei mai cadut* nella trappola dell’autosabotaggio?
- Hai mai mandato all’aria una buona opportunità senza capire bene il perché?
- Hai mai interrotto una relazione quando le cose andavano bene?
- Hai mai abbandonato un lavoro quando c’era una promozione all’orizzonte?
- Ti vengono in mente altri episodi?
Quando succede così, tendiamo a credere che il problema sia al di fuori dal nostro controllo, che la colpa sia di qualcun altro. Ma se hai il coraggio di guardare in profondità, diventa chiaro che hai bruciato l’opportunità di proposito. Hai messo in atto un autosabotaggio, ed è più comune di quanto si pensi.
Quando mettiamo in atto un autosabotaggio
L’autosabotaggio si verifica quando si agisce o si pensa in modi che ostacolano i propri obiettivi. A volte siamo consapevoli di farlo, ma il più delle volte lo facciamo inconsciamente, tanto che con l’andare del tempo diventa uno schema ripetitivo.
L’autosabotaggio assume molte forme. Eccone alcune che potresti riconoscere:
- rimandi le cose all’ultimo minuto
- arrivi regolarmente in ritardo
- rimani alzato fino a tardi
- sei perfezionista all’eccesso: per te le cose non sono mai abbastanza buone
- non ti prepari per una riunione importante
- provochi discussioni o bruci i ponti con le persone
- sei costantemente negativo
- ti ubriachi la sera e vai al lavoro con i postumi di una sbornia nel giorno di una presentazione importante
- non riesci a portare a termine gli impegni presi
- ti prendi carico di più impegni di quanto tu possa gestire
- fai di tutta l’erba un fascio, cioè generalizzi eccessivamente.
Perché l’autosabotaggio?
L’autosabotaggio non sembra avere tanto senso, vero? Perché mai una persona dovrebbe rovinare volontariamente delle buone opportunità o delle relazioni?
Perché è un sollievo a breve termine, cioè offre una fuga temporanea. È un modo per evitare il dolore dato da una situazione, la fatica, le responsabilità, l’impegno. Ti libera dall’affrontare le cose difficili o quelle che richiedono responsabilità.
Sabotando i tuoi sforzi, hai una scusa a cui appellarti quando fallisci e così facendo proteggi il tuo ego dall’incolparsi.
Ma a lungo andare, come puoi ben immaginare, l’autosabotaggio crea solo problemi.
Se fuggi da una relazione nella quale stai comunque bene, finirai per non trovare un compagno con cui condividere la vita. Se sei troppo perfezionista, difficilmente i tuoi progetti vedranno la luce, e via così.
Purtroppo per molte persone il sollievo a breve termine prevale sui risultati a lungo termine: si inventano scuse, si saltano gli allenamenti, si abbandonano i progetti. E come detto prima, questo modo di agire diventa un’abitudine.
Spesso non ci rendiamo conto esattamente del motivo per cui lo facciamo. Sappiamo che dovremmo prepararci per il lavoro, ma ci ritroviamo comunque al bar fino a tardi e non riusciamo a spiegarcelo.

La trappola dell’autosabotaggio: le paure nascoste
Dietro l’autosabotaggio si nasconde una paura, quella del fallimento, che ha mille forme (le vediamo in modo dettagliato nel nostro videocorso “Come superare la paura di fallire in 4 mosse”).
Quando ci si imbarca in una nuova impresa, ci si espone al fallimento. La paura di fallire può indurre a sabotare qualcosa prima che decolli. Può trattarsi di un’impresa, di una relazione, di un trasferimento in una nuova città, di un ciclo di studi. Tutte queste cose comportano un certo grado di rischio, e il rischio è qualcosa che le persone che hanno paura di fallire non riescono a tollerare.
Le persone che si sentono incerte su se stesse e iniziano a temere di poter fallire hanno maggiori probabilità di individuare potenziali scuse e di autosabotarsi quando sono al massimo della forma.
Paura di non avere il controllo
Alcune delle migliori opportunità della vita richiedono di riporre la propria fiducia in qualcosa che è al di fuori dal nostro controllo. Molte persone si spaventano quando non possono verificare facilmente i risultati. Il comportamento auto-sabotante è un modo per riprendere il controllo. Piuttosto che sperare che tutto vada bene, un auto-sabotatore si tutela facendo sì che non vada bene, cosa che gli dà uno strano senso di sollievo.
Paura delle cose difficili
Quando le cose si fanno difficili, gli autosabotatori abbandonano la nave. Non hanno pazienza per le sfide o per le gratificazioni non immediate. Non sanno come separare la grandezza di un obiettivo dai piccoli passi necessari per raggiungerlo. In sintesi, temono di dover lavorare duramente e pensano che non valga la pena fare cose difficili.
Paura del successo
Anche la paura del successo sembra un’assurdità, invece è reale. Perché si ha paura del successo? Se hai una bassa autostima, non ti senti meritevole di ottenerlo. Credi che le cose belle siano riservate agli altri. L’autosabotaggio ti aiuta a mantenere viva questa immagine di te stesso.
Inoltre, quando inizi a ricevere delle conferme per via del buon lavoro che stai facendo, la pressione aumenta, hai più visibilità e c’è una reputazione da difendere. Hai un maggior numero di occhi puntati sul tuo lavoro e hai paura di commettere passi falsi. Questo pensiero è sufficiente per sabotare i tuoi sforzi, anche quando ci sono indubbie capacità e una notevole preparazione.
Come vedi, la trappola dell’autosabotaggio è più comune di quanto si creda.
Come si può smettere di mettere in atto atteggiamenti autosabotanti? Lo vediamo nell’ articolo Come superare l’autosabotaggio.
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