Non è mai troppo tardi. Non è un modo di dire, un sogno diventa realtà se solo lo vogliamo. Sei stato rifiutato o sei rimasta delusa più e più volte? Ti racconto la storia ispiratrice del Colonnello Sanders (1890-1980) perché può essere un modello e uno sprone a non mollare mai. Non si è mai lasciato abbattere dai fallimenti e dai rifiuti, e superando enormi difficoltà è riuscito a rendere reale la sua visione grazie alla determinazione e alla creatività.

Forse conosci KFC, la catena di ristoranti fast food. Il colonnello Sanders è il fondatore del Kentucky Fried Chicken (KFC), una delle più grandi catene di fast food del mondo.

Pensa che all’età di 65 anni, l’ennesima batosta lo porta a non avere un soldo. Oggi Kentucky Fried Chicken gestisce oltre 5.200 ristoranti solo negli Stati Uniti. Ma cominciamo dall’inizio.

Gli inizi

Il padre di Sanders muore quando lui ha solo 6 anni. È il più grande di tre fratelli, così già in giovane età sua mamma gli insegna a cucinare per prendersi cura di loro mentre lei va al lavoro Nel 1902, la madre di Sanders si risposa, ma lui ha un rapporto burrascoso con il patrigno.

Nel 1903 (all’età di 12 anni), abbandona la scuola e va a vivere e lavorare in una fattoria vicina. A 13 anni lascia la casa e accetta un lavoro di verniciatura di carrozze per cavalli a Indianapolis. A 14 anni si trasferisce nell’Indiana meridionale per lavorare come bracciante agricolo.

A 18 anni si sposa, ha 3 figli, studia legge di notte seguendo un corso per corrispondenza.

I soldi sono pochi per vivere tanto che la moglie e i figli si trasferiscono dai genitori di lei.

Sanders inizia a praticare l’avvocatura a Little Rock, dove rimane per tre anni, guadagnando abbastanza per permettere alla sua famiglia di trasferirsi con lui. Ma la sua carriera legale termina dopo che una rissa in tribunale con un suo cliente manda in frantumi la sua reputazione.

Ripetuti fallimenti

Questo periodo rappresenta uno dei punti più bassi della vita di Sanders. Il suo biografo John Ed Pearce scrive “[Sanders] si era imbattuto in ripetuti fallimenti in gran parte dovuti a testardaggine, mancanza di autocontrollo, impazienza e una moralistica mancanza di diplomazia”.

Nel 1920 (all’età di 30 anni), Sanders fonda una società di traghetti che gestisce un battello sul fiume Ohio. Si adopera per ottenere finanziamenti, diventando egli stesso azionista di minoranza. Il traghetto ha un successo immediato. Nel 1922 accetta un lavoro come segretario presso la Camera di Commercio di Columbus, Indiana, lavoro per il quale non è molto tagliato tanto che si dimette dopo meno di un anno.

Sanders incassa le azioni della sua società di traghetti per 22.000 dollari e usa il denaro per fondare un’azienda che produce lampade ad acetilene. L’impresa fallisce dopo che Delco introduce una lampada elettrica.

Non è finita qui, si trasferisce di nuovo per lavorare come venditore per la Michelin Tire Company, ma perde il lavoro nel 1924, quando la Michelin chiude il suo stabilimento di produzione.

In seguito gestisce una stazione di servizio nel Kentucky che però nel 1930 viene chiusa a causa della Grande Depressione.

La svolta

Più tardi viene assunto come gestore in una stazione di servizio della Shell con annessa cucina, a Corbin, nel Kentucky. Inizia a cucinare il pollo per i viaggiatori che passano di lì. La sua intuizione è quella di sfruttare le potenzialità date dalla posizione, luogo di grande passaggio, del distributore. Nasce il Sanders Court Café.

Una nuova invenzione sviluppata alla fine degli anni trenta, la pentola a pressione, ispira il colonnello per la realizzazione di una speciale friggitrice ad alta pressione. In questo modo può preparare i suoi piatti di pollo in modo rapido e i clienti non devono aspettare troppo a lungo. La particolarità è che il pollo rimane succoso al suo interno e croccante fuori.

Essendo un luogo di passaggio, chi si ferma a fare benzina ha la necessità di fermarsi il meno tempo possibile. I tempi di cottura con la nuova friggitrice sono ancora più brevi tanto da dare al suo servizio di ristorazione un altro punto di forza, quello della velocità. I clienti vengono serviti il più rapidamente possibile. Nasce il “fast food”.

La qualità del cibo non viene messa in secondo piano, il menù è composto da piatti a base di pollo fritto, il piatto che da bambino amava alla follia e che negli anni diventerà la sua specialità grazie alla panatura croccante e alla sua miscela segreta di 11 erbe e spezie che viene utilizzata ancora oggi. Il prezzo è facilmente accessibile da tutti.

Apprezzato sia per la qualità dei pasti che per la capacità imprenditoriale, viene insignito del titolo di “Colonnello del Kentucky”, il più alto titolo onorifico di quello Stato.

La storia ispiratrice del colonnello Sanders di KFC

Intuizioni vincenti

In quegli anni si comincia a parlare di un nuovo modello di fare business che sembra avere un discreto successo, il franchising. Lui ne intuisce le potenzialità, e pensa così di vendere la sua speciale ricetta di pollo fritto. Nel 1952, concede per la prima volta in franchising la sua ricetta segreta “Kentucky Fried Chicken” a Pete Harman, nello Utah, gestore di uno dei più grandi ristoranti della città. Nel primo anno di vendita del prodotto, le vendite del ristorante vengono più che triplicate, con il 75% dell’aumento derivante dalle vendite di pollo fritto.

Per Harman l’aggiunta del pollo fritto (un prodotto proveniente dal Kentucky che evoca l’immagine dell’ospitalità del Sud) è un modo per differenziare il suo ristorante dalla concorrenza; Sanders riceve 4 centesimi per ogni pollo venduto. Fonda la catena Kentucky Fried Chicken, KFC.

Ritorno al punto di partenza

Ma le cose cambiano. La costruzione di una nuova interstatale dirotta il traffico in un’altra direzione, così da luogo posizionato in un punto strategico, il Sanders Court Café diventa fuori mano e il Colonnello si trova con il locale vuoto e senza clienti.

Nel 1956 vende il locale e finanziariamente torna al punto di partenza: dopo aver pagato i suoi debiti rimane con un assegno dell’assistenza sociale pari a 105 dollari.

Il sogno in cui aveva creduto e al quale ha dedicato anima e corpo per tanti anni, crolla. Ma non si lascia scoraggiare.

Nel 1957 inventa il Bucket, il secchiello di carta per servire il pollo da condividere e portare via.

Ottiene il copyright per “Kentucky Fried Chicken” e un brevetto che protegge il suo metodo di frittura a pressione del pollo.

Decide di avviare seriamente il franchising del suo modo di cucinare il pollo e viaggia per gli Stati Uniti in lungo e largo alla ricerca di ristoranti adatti. Spesso dorme nel retro della sua auto, visita i ristoranti, si offre di cucinare il suo pollo e, se piace, negozia i diritti di franchising.

La storia ispiratrice del colonnello Sanders di KFC LogoKFC

I rifiuti e il successo

Colleziona ben 1.000 rifiuti, ma alla fine anche tanti sì. Il franchising ha grande successo; KFC è una delle prime catene di fast food a espandersi a livello internazionale, aprendo punti vendita in Canada e successivamente nel Regno Unito, in Australia, in Messico e in Giamaica a metà degli anni Sessanta.

La rapida espansione dell’azienda, con oltre 600 locali, diventa eccessivamente pesante per l’anziano Sanders che nel 1964, all’età di 73 anni, vede finalmente ripagata la sua tenacia quando vende la Kentucky Fried Chicken Corporation a un gruppo di investitori per 2 milioni di dollari.

Nonostante non sia più il proprietario di KFC, il Colonnello ne diventa il portavoce ufficiale tanto da “metterci la faccia” perfino nel logo.

Fino alla sua morte avvenuta nel 1980 Sanders percorre 250.000 miglia ogni anno per visitare l’impero di KFC da lui fondato.

Oggi KFC è presente in oltre 140 Paesi con più di 23.000 ristoranti.

Il Colonnello Sanders con la sua storia turbolenta e sempre in movimento ci insegna a non arrenderci: nonostante le batoste che ha vissuto, ha saputo reinventarsi più e più volte. Ha sempre cercato un’opportunità anche quando tutto sembrava andare storto. Un esempio di perseveranza, resilienza e determinazione.

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