C’è un bellissimo discorso sui benefici del fallimento tenuto da J.K Rowling agli studenti dell’università di Harvard. Oggi J.K. Rowling è una delle donne più ricche al mondo, ha fatto sognare milioni di lettori in tutto il mondo, ma conosci la sua storia?

Sicuramente il nome di Harry Potter ti è familiare. Chi non ha sentito parlare almeno una volta di questo maghetto, visto l’enorme successo dei vari libri o dei film della saga?

Lo sapevi che il primo manoscritto ‘Harry Potter e la pietra filosofale’ è stato rifiutato dalle case editrici ben 12 volte prima di essere pubblicato?

Ma oltre a questo, la vita prima di Harry Potter non è stata di certo facile per la sua autrice. Ed è proprio lei, che di fallimenti ne ha vissuti parecchi, a parlare dei benefici del fallimento. Vediamo la sua storia e poi il suo discorso.

La vita di Joanne

L’idea di questo ragazzo adolescente che frequenta una scuola di maghi viene a Joanne Rowling già nel 1990 mentre è su un treno diretto a Londra che è in ritardo, ma ci sarebbe voluto molto più di un incantesimo e di un colpo di bacchetta per dargli vita.

Tutto nella sua vita cambia quando sua madre, Anne, muore a soli 45 anni a causa della sclerosi multipla. Devastata, la Rowling cerca rifugio in una nuova vita e si trasferisce in Portogallo per insegnare inglese.

Lì in Portogallo conosce il giornalista Jorge Arantes e lo sposa nel 1992. L’anno dopo nasce sua figlia Jessica, ma Arantes diventa sempre più violento. Un giorno lui la picchia e la butta fuori di casa senza Jessica, ma lei torna il giorno dopo con la polizia per riprendere sua figlia; poche settimane dopo sono su un aereo di ritorno in Gran Bretagna. Nella valigia ci sono i primi tre capitoli di Harry Potter.

Non sa dove andare quindi va ad Edimburgo dalla sorella. Per lei inizia un periodo molto cupo, chiede il divorzio, vive con i sussidi statali, si trova sempre più avvilita, arrabbiata per i suoi fallimenti e in colpa per l’incapacità di provvedere a sua figlia. Inizia la depressione tanto che pensa anche al suicidio, ma si rende conto che per il bene di sua figlia ha bisogno di rimettersi in sesto.

La sua prospettiva migliora con la terapia. Accetta un prestito da parte di un amico per poter pagare la caparra di un appartamento e comincia a passare le sue giornate al caffè del cognato con Jessica al suo fianco mentre scrive il suo racconto. Sicuramente anche la scrittura la aiuta ad uscire da questo periodo buio.

La storia di J.K.Rowling e i benefici del fallimento - harry potter

La nascita di Harry Potter

Nel 1995 finisce il suo manoscritto, e cerca un agente. I primi tre capitoli di Harry Potter sono sufficienti per attirare un agente londinese, Christopher Little, ma non tanto per attirare l’interesse delle case editrici. Ben 12 rifiutano “Harry Potter”, ma Little, dopo un anno, trova finalmente un acquirente: la casa editrice londinese Bloomsbury, che offre un anticipo di 1.500 sterline.

Nel giugno 1997 Bloomsbury pubblica in U.K. “Harry Potter e la pietra filosofale” con il nome di J.K. Rowling. Joanne usa le iniziali J.K. su richiesta dell’editore che riteneva che un libro di un’autrice palesemente femminile potesse non piacere a un pubblico di ragazzi. La “K” sta per Kathleen, il nome della nonna paterna.

La Rowling ottiene anche una sovvenzione di 8.000 sterline dallo Scottish Arts Council, che le permette di finire il seguito di Harry Potter su una macchina da scrivere nuova di zecca.

A pochi giorni dal debutto di Harry Potter, la casa editrice per bambini “Scholastic” fa un’offerta di oltre 100.000 dollari per i diritti di pubblicazione americani. Il libro viene pubblicato negli Stati Uniti un anno dopo, nell’agosto del 1998, con un titolo leggermente diverso, “Harry Potter e la pietra dello stregone”, sempre su richiesta dell’editore. A questo punto la vita di Joanne cambia per sempre e i libri decollano alla grande.

Il sequel di grande successo, “Harry Potter e la Camera dei Segreti” segue un anno dopo, e nell’autunno del 1998, la Warner Bros. vuole un accordo per poter realizzare i film della saga.

Una nuova vita

Per scrivere e pubblicare i sei libri successivi della serie di Harry Potter, Joanne ci ha messo quasi altri 10 anni. Tra una pubblicazione e l’altra c’è stata l’uscita dei film basati sui libri.

Finisce di scrivere l’ultimo libro della serie nel 2007. Per Joanne quella di Harry Potter è stata una compagnia lunga ben diciassette anni.

Dopo la fortunatissima saga di Harry Potter, J.K. Rowling ha continuato a scrivere storie per bambini e romanzi.

Pensa che la saga di Harry Potter è stata tradotta in più di 80 lingue e ha venduto milioni di copie in tutto il mondo. Oltre ad aver dato il via a una fortunatissima serie di film e un ricco merchandising!

Questa storia ci insegna che i fallimenti, i rifiuti, i momenti bui possono essere superati e nuove prospettive possono nascere.

Ed è proprio Joanne che parla dei benefici del fallimento in un bellissimo discorso ai ragazzi dell’Università di Harvard il 5 giugno del 2008.

Chi può parlare meglio del fallimento se non coloro che lo hanno vissuto?

I benefici del fallimento – Il discorso di J.K. Rowling

Ciò che temevo di più per me alla vostra età non era la povertà, ma il fallimento. […]

Alla fine, ognuno di noi deve decidere da solo cosa si intende per fallimento, ma il mondo è pronto a fornirci una serie di criteri se glielo permettiamo. Così penso sia giusto dire che, secondo qualsiasi misura convenzionale, sette anni dopo il giorno della mia laurea, avevo fallito in modo epico. Un matrimonio eccezionalmente breve si era sgretolato, ed io ero senza lavoro, orfana di mia madre, e povera tanto quanto è stato possibile esserlo nell’Inghilterra moderna senza essere un senzatetto. Le paure che i miei genitori avevano nutrito per me e che io mi ero figurata, si erano avverate, come da manuale, ero il più grande fallimento che potessi conoscere.

Non starò qui a dirvi che il fallimento è divertente. Quel periodo della mia vita è stato buio e non avevo idea che ci sarebbe stata quella che la stampa ha poi rappresentato come una sorta di risoluzione fiabesca. Non avevo idea di quanto si estendesse il tunnel e per molto tempo la luce alla fine di esso è stata una speranza piuttosto che una realtà.

Qualche fallimento nella vita è inevitabile…

Allora perché parlo dei benefici del fallimento? Semplicemente perché il fallimento ha significato liberarsi di ciò che era superfluo. Ho smesso di fingermi diversa da ciò che ero e ho iniziato a indirizzare tutte le mie energie per portare a termine l’unico lavoro che contava per me. Se avessi avuto successo in qualsiasi altra cosa, forse non avrei mai trovato la determinazione per riuscire nell’unico ambito in cui credevo di appartenere veramente.

Ero libera, perché la mia più grande paura era diventata realtà, ero ancora viva, avevo ancora una figlia che adoravo, avevo una vecchia macchina da scrivere e una grande idea. E così il fondo divenne la solida base su cui ricostruire la mia vita.

Forse non fallirete mai nella misura in cui l’ho fatto io, ma qualche fallimento nella vita è inevitabile.

È impossibile vivere senza fallire in qualcosa, a meno che non si viva in modo così cauto che tanto valeva non vivere affatto, nel qual caso si fallisce in partenza.

Mi ha insegnato…

Il fallimento mi ha dato una sicurezza interiore che non avevo mai raggiunto superando gli esami. Il fallimento mi ha insegnato cose su di me che non avrei potuto imparare in altro modo. Ho scoperto di avere una forte volontà e più disciplina di quanto sospettassi; ho anche scoperto di avere amici il cui valore è davvero superiore al prezzo dei rubini.

Sapere di essere usciti più saggi e più forti dalle battute d’arresto significa essere sempre sicuri della propria capacità di sopravvivenza. Non conoscerete mai veramente voi stessi, né la forza delle vostre relazioni, finché entrambe non saranno messe alla prova dalle avversità.

Questa conoscenza è un vero dono, per quanto dolorosamente conquistata, e vale più di qualsiasi titolo di studio abbia mai ottenuto.”

Leggi anche:

i benefici del fallimento

Ebook oltre la paura di fallire

Scarica la guida in regalo

Ricevi subito la tua guida gratis.

"7 strategie per superare la paura di non farcela"

Controlla la tua email. La tua guida sta arrivando.